Archivi di persone

Agostino Novella

1921-1974, con docc. di data anteriore

Storia istituzionale/amministrativa, nota biografica

Agostino Novella nacque a Genova il 28 settembre 1905 da Luigi e Francesca Lagomarsino. La famiglia era di modeste condizioni economiche e Novella subito dopo la conclusione delle scuole elementari, mentre ancora frequentava il secondo ciclo di istruzione, iniziò a dedicarsi al lavoro apprendendo il mestiere di fabbro nella bottega paterna. Risale agli anni della Prima guerra mondiale il contatto con gli ambienti del socialismo genovese che si concretizzò nell'adesione formale al movimento giovanile avvenuta nel 1920. Nel 1921-1922 Novella partecipò al movimento degli arditi del popolo e l'anno successivo divenne segretario della sezione giovanile socialista cittadina. Sempre nel 1923 cominciò a lavorare per il quotidiano del partito «Avanti!» ed entrò a far parte del comitato esecutivo nazionale della Federazione giovanile socialista. Nel gennaio del 1924 entrò nel Pcd'I insieme a tutta la federazione giovanile di Genova e nello stesso anno venne eletto vicesegretario della Lega dei metallurgici provinciale. Nel 1925 divenne segretario della Federazione giovanile comunista genovese; benché chiamato alle armi per il servizio di leva, continuò a svolgere attività politica: attività, questa, che gli valse l'arresto e la detenzione in un carcere militare. Partecipò al congresso di Lione e nel 1926 prese parte al congresso della gioventù comunista e venne incaricato della direzione del movimento giovanile in Emilia e in Lombardia; nello stesso anno venne condannato in contumacia a quattro anni di confino e si rifugiò nella clandestinità. Arrestato nell'autunno del 1927, venne processato da Tribunale speciale per la difesa dello Stato e condannato a quattro anni di carcere e tre anni di vigilanza speciale. Scontò la condanna e uscì nel 1931; riuscì a espatriare clandestinamente recandosi in Francia dove divenne segretario della Fgci con l'incarico di sviluppare il lavoro politico in Italia. Nel 1935 entrò nel comitato centrale del Centro estero di Parigi, partecipò al VII congresso dell'Internazionale comunista e venne eletto all'esecutivo dell'Internazionale giovanile comunista. Nel 1939 insieme a Umberto Massola e Antonio Roasio divenne membro dell'ufficio estero del Pcd'I con l'incarico di entrare in Italia e riorganizzare il lavoro del Partito. Nel 1942, alla vigilia di un tentativo di rientrare illegalmente nel paese, venne arrestato a Marsiglia. Era in possesso di documenti falsi, riuscì a non farsi identificare e ottenne di essere rimpatriato, sempre sotto falsa identità, nel giro di pochi mesi. Una volta rientrato in Italia, nel 1943, ricostruì il Centro interno insieme a Giorgio Amendola, Celeste Negarville e Roasio e fu uno dei membri della direzione nell'Italia occupata. Dopo il 25 luglio svolse attività politica inizialmente a Milano spostandosi dopo breve tempo a Roma dove - insieme a Amendola, Negarville, Giovanni Roveda e Mauro Scoccimarro - aveva il compito di organizzare la presenza del partito. Divenne infatti segretario della federazione e partecipò all'organizzazione dei Gruppi di azione patriottica. Nel maggio 1945 lasciò la federazione romana per assumere la segreteria di quella genovese. Fu inoltre segretario regionale prima per la Liguria e successivamente anche per la Lombardia. Dal V congresso venne eletto al comitato centrale e alla direzione del partito e nel 1947 alla segreteria del Pci dove rimase fino al 1949. Nel 1948 venne incaricato di occuparsi del lavoro sindacale del partito. Nel 1949 abbandonò la segreteria del partito per entrare alla Confederazione generale italiana del lavoro. Al congresso di Genova fu infatti eletto alla segreteria confederale con l'incarico di occuparsi dell'organizzazione. In seguito alla sconfitta della Cgil nelle elezioni delle commissioni interne alla Fiat del 1955 passò alla segreteria della Federazione impiegati operai metallurgici che diresse fino al 1957. Alla morte di Giuseppe Di Vittorio, nell'autunno del 1957, fu eletto segretario generale della Cgil e ricoprì questo incarico fino al marzo del 1970, quando diede le dimissioni per la sopraggiunta incompatibilità tra incarichi di partito e responsabilità sindacali. Tra il 1958 e il 1962 assunse inoltre la carica di presidente della Federazione sindacale mondiale. Continuò comunque a ricoprire incarichi di direzione all'interno del Partito: dal V (1945) al XIII (1972) congresso venne sempre eletto al comitato centrale e alla direzione e dal 1966 fece parte anche del neoistitutito ufficio politico. Dopo il 1970 tornò ad occuparsi esclusivamente del Partito: ebbe l'incarico di seguire i problemi connessi all'ordinamento regionale e al XIII congresso (1972) fu nominato presidente della commissione centrale per la politica internazionale. Ricoprì inoltre cariche pubbliche: nel 1946 venne eletto alla Costituente e successivamente sempre riconfermato alla Camera dei deputati. Si dimise nel 1969 in seguito all'approvazione delle modifiche statutarie della Cgil che sancivano l'incompatibilità e rifiutò la candidatura per le elezioni politiche del 1972. Morì a Roma il 14 settembre 1974.

Storia archivistica

Le carte di Agostino Novella sono state versate alla Fondazione Istituto Gramsci nel 1996 insieme all'archivio del Partito. Il fondo venne acquisito dal Partito alla fine del 1974.

Ambiti e contenuto

Si tratta di una parte della documentazione presente presso l'abitazione di Novella all'indomani della sua morte. Dalla relazione preliminare, stilata da Renzo Rosso e da Ruggero Spesso, si deduce l'esistenza di consistente materiale presente nella casa relativo soprattutto a temi internazionali, materiale questo che attualmente non fa parte del fondo.

Criteri di ordinamento

Le carte sono state lavorate dall'ufficio archivio del Pci che le ha ordinate e microfilmate suddividendole per aggregazioni in parte tematico-cronologiche e in parte rispecchianti l'attività di Novella. Il lavoro di microfilmatura venne portato a termine nel 1976 ma vennero escluse 5 buste contenenti in prevalenza appunti manoscritti. Il fondo ha una consistenza di 27 buste: contiene appunti di studio e di lavoro, corrispondenza, testi di interventi e articoli di Novella. La struttura qui proposta rappresenta una guida per il futuro ordinamento.

Riferimenti bibliografici

R. Martinelli, ad vocem, in F. Andreucci, T. Detti, Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico. 1853-1943, III, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 702-705 L'opera e la figura di Agostino Novella: Milano, 5 dicembre 1979 : atti del Seminario, Milano, De Carlini, 1980 Agostino Novella: scritti e discorsi 1957-1970, a cura di G. Bianchi e R. Rosso, Roma, Editrice Sindacale Italiana, 1981 A. Natta, R. Scheda, A. Tortorella, Agostino Novella nel partito e nel sindacato, Roma, Editori Riuniti, 1981.

Note

Stato di lavorazione: in ordinamento, consultabile in parte
Scheda a cura di Cristiana Pipitone.