Archivi di persone

Amerigo Terenzi

1944 - 1984 - Con documentazione del 1938

Storia istituzionale/amministrativa, nota biografica

Amerigo Terenzi nasce a Roma il 17 aprile 1909 e muore a Pyongyang il 28 aprile 1984.
Si avvicina alle forze antifasciste nel 1939-1940 ed entra in clandestinità fra il 1940 e il 1941, contribuendo a rafforzare lo stretto legame fra operai e intellettuali tipico del movimento comunista romano del periodo.
Si iscrive al Pci nel 1943 entrando a far parte della cellula "Artisti e amatori d'arte" e del Comitato della stampa clandestina.
Dopo l'8 settembre svolge attività nel campo artistico per organizzare le forze della pittura romana simpatizzanti con il movimento comunista e assume il controllo della tipografia Uesisa insieme a Mario Alicata e Massimo Aloisi, con i quali instaurò una profonda e duratura amicizia.
Nel dicembre dello stesso anno - nel periodo più duro e terribile dell'occupazione nazista a Roma - viene aggregato alla terza zona Salario dove partecipa all'attività militare clandestina e dà il proprio contributo per costruire un legame diretto fra il lato politico e la dimensione artistica della lotta antifascista, analogamente a quanto avvenuto durante la guerra di Spagna.
Nel 1944 è tra gli artefici della ripresa delle pubblicazioni de «l'Unità» subito dopo la Liberazione.
Nel 1945 è tra i fondatori dell'agenzia di stampa Ansa e sempre nell'immediato dopoguerra partecipa alla creazione dell'Associazione Amici dell'Unità e a lanciare le grandi Feste dell'Unità.
Nel 1946 diventa amministratore delegato della Società Editrice "Unità" e responsabile della direzione generale editoriale delle Edizioni dell'Unità.
Nel 1949, come presidente della società editrice Il Rinnovamento, è tra i fondatori del quotidiano «Il Paese» (poco dopo ribattezzato «Paese Sera»), di cui sarà editore sino al 1977, e la cui sede viene situata nella tipografia Uesisa sino al 1956, quando Terenzi decide di spostare sia la sede dell'Unità che quella di Paese Sera nella tipografia Gate, da lui fondata, nel quartiere San Lorenzo.
Dopo l'VIII congresso del partito, nel 1956, entra a far parte della Commissione centrale di controllo, mentre il X congresso (1962-1963) lo nomina responsabile della sezione editoriale del Comitato centrale.
Dal 1977 alla morte ricopre il ruolo di vice presidente dell'Ansa.
Insignito dell'"Ordine dell'amicizia tra i popoli" dal Soviet supremo sovietico nel 1979 e membro del consiglio nazionale dell'associazione Italia-URSS, Terenzi fu anche il vicepresidente del Consiglio mondiale per la pace.
Muore in Corea del Nord il 28 aprile 1984 durante una visita ufficiale proprio in qualità di vicepresidente del Consiglio Mondiale della pace.

Storia archivistica

Giunto alla fondazione in 18 buste, dal numero 3742 al 3759, si trovava in buone condizioni e parzialmente ordinato. I due filoni conduttori principali del fondo possono essere individuati da un lato nell'attività internazionale di Amerigo Terenzi in qualità di vice-presidente del Consiglio mondiale della pace, e dall'altro nella sua lunga carriera come responsabile editoriale del PCI, durante le quali tenne le redini di testate importanti come l'Unità, Paese Sera, l'Ora, il Rinnovamento ecc.
Il fondo è stato quindi riorganizzato per 14 serie in base a queste due aree tematiche. La più estesa di queste è la serie Consiglio Mondiale della Pace, contenente 51 fascicoli, quasi la metà dell'intero fondo. Essa contiene i numerosi interventi di Terenzi alle assemblee dell'organizzazione, insieme alle dichiarazioni e alle campagne internazionali di quest'ultima. Una serie a parte è stata creata per le carte riguardanti la Corea, che riguardano sia l'attività di Terenzi nel CMP che il suo ruolo di membro del PCI all'estero.
Quasi tutte le altre serie sono invece dedicate all'operato di Terenzi come responsabile editoriale del partito. Tre serie sono state dedicate ai periodici: una a l'Unità, una a l'Ora, ed una comprendente una miscellanea di periodici di cui è disponibile una minore quantità di documenti. Altre serie (Case Editrici, Libreria Rinascita, G.A.T.E., T.E.M.I. ecc.) comprendono tutto il resto dell'attività editoriale di Terenzi. Di particolare importanza sono gli atti costitutivi, i bilanci e i verbali delle varie società per azioni responsabili dei rispettivi periodici e/o case editrici, disseminati attraverso le varie serie. Nella serie Materiale relativo al PCI si trovano le relazioni su alcuni viaggi all'estero effettuati da Terenzi e la sua corrispondenza con il partito. Infine, non meno importanti sono le sue carte personali, raccolte in un'apposita serie, che comprendono tra l'altro il resto della sua corrispondenza. I fascicoli non sono stati pesantemente manipolati, salvo alcuni accorpamenti, mentre il riordino ha tenuto conto dell'ordine cronologico dei documenti.

Modalità di acquisizione

Il fondo Amerigo Terenzi fa parte dell'archivio del Partito comunista italiano, donato alla Fondazione Gramsci nel 1996 dal Partito democratico della sinistra.

Criteri di ordinamento

L'archivio è ordinato in quattordici serie:

  1. Carte personali
  2. L'Ora
  3. L'Unità
  4. Periodici
  5. Case editrici
  6. Libreria Rinascita
  7. G.A.T.E.
  8. Centro Diffusione Stampa
  9. T.E.M.I.
  10. Agenzia Est-Ovest
  11. Materiale relativo al PCI
  12. Società Immobiliari
  13. Consiglio mondiale della Pace
  14. Documenti sulla Corea

Condizioni d'accesso

L'archivio è liberamente consultabile nel rispetto della normativa archivistica vigente e del regolamento interno della Fondazione Gramsci.

condizioni di riproduzione

Riproduzione soggetta ad autorizzazione della Fondazione Gramsci

strumenti di ricerca

Inventario informatizzato online a cura di Giordano Nardecchia.
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