Archivi del Partito comunista italiano

Sezioni di lavoro

1943 - 1979

Storia istituzionale/amministrativa, nota biografica

Sono gli organismi che gestiscono l'attività pratica del partito e lavorano in coordinamento con la segreteria. Inizialmente denominate commissioni centrali di lavoro vengono designate dal comitato centrale. Nel 1945 la struttura interna è scarna ed essenziale: al Congresso presentano la relazione di attività le sezioni agraria, economica, propaganda, sindacale, lavoro tra i giovani, lavoro tra le ragazze, femminile ed elettorale (1). Due anni dopo le sezioni sono diventate ventidue e secondo una nota interna tendono a lavorare autonomamente, senza coordinarsi (2) . Gli anni successivi vedono uno snellimento della struttura: nel 1951 le sezioni sono dodici (organizzazione, lavoro di massa, stampa e propaganda, quadri, femminile, amministrazione, agraria, economica, enti locali, esteri, culturale e meridionale). Nel 1955 esistono 15 sezioni di lavoro (ufficio di segreteria e le sezioni di organizzazione, quadri, scuole, lavoro di massa, agraria, femminile, stampa e propaganda, enti locali, economica, legislativa, culturale, esteri, amministrazione e una sezione per il lavoro nel meridione) (3). Fra gli anni Sessanta e la prima metà degli anni Settanta la situazione sembra stabilizzarsi attorno al numero di 15 sezioni di lavoro. Nel 1975 la struttura non viene considerata pienamente adeguata e si avverte il bisogno di una maggiore articolazione e di un maggior coordinamento (4) . Viene proposta la costituzione di nuove sezioni che si occupino dei problemi della cultura di massa e del tempo libero, delle attività editoriali, delle istituzioni e dei diritti civili; la trasformazione della sezione lavoro ideologico in una sezione quadri che si occupi soprattutto della formazione, selezione e sviluppo dei dirigenti periferici; la trasformazione in sezioni autonome dell'ufficio emigrazione e di quello scuola. Viene inoltre recepito il suggerimento di un maggiore coordinamento e di un maggior legame con la segreteria proponendo una sorta di collegamento dei membri della segreteria con i responsabili delle sezioni di lavoro "indirettamente attraverso il collegamento che ogni membro della segreteria deve stabilire con un certo numero di responsabili di sezioni di lavoro, possibilmente tra quelle operanti in settori tra di loro più affini" (5) . La modifica sostanziale all'organizzazione interna avviene però dopo il XV Congresso (1979) con la riorganizzazione prima in dipartimenti poi in commissioni per arrivare ad una più compiuta ristrutturazione nel 1989 con la costituzione delle macroaree.
(1) APC, V Congresso, mf. 10, pp. 322 e sgg.
(2) APC, Fondo Mosca, Segreteria, mf. 270, nota del 19 nov. 1947.
(3) APC, Fondo Mosca, Direzione, mf. 117, verbale 18 gen. 1955, relazione di Giorgio Amendola.
(4) APC, XIV Congresso, mf. 177, pp.334-348, relazione firmata da Giancarlo Pajetta, Armando Cossutta e Ugo Pecchioli, membri di una commissione ristretta con il compito di studiare le possibili modifiche alla struttura interna.
(5) APC, XIV Congresso, mf. 177, p. 532.
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