Archivi di persone

Ugo Baduel

13 novembre 1950 - 15 aprile 2014

Storia istituzionale/amministrativa, nota biografica

Nacque a Perugia nel 1934 dal perugino Giuseppe Baduel - imprenditore di ceramiche e in gioventù pilota d'aereo ricognitore durante la Prima guerra mondiale - e dalla marchesa Anna Gavotti Verospi, di origini romane e svizzere. L'ambiente familiare contribuì a farlo crescere filo-fascista e filo-nazista oltre che cattolico convinto. Frequentò il liceo classico "Annibale Mariotti" di Perugia e si iscrisse alla facoltà di legge. Nel dopoguerra entrò nella Democrazia Cristiana e a 19 anni nel 1953 venne chiamato a Roma per dirigere il settimanale giovanile del partito Lo studente d'Italia, a cui collaborò con la rubrica "Il ragazzo dai capelli verdi" divenuta molto popolare. Dossettiano, con altri giovani dirigenti della Dc quali Lucio Magri, Giuseppe Chiarante, Franco Boiardi e Umberto Zappulli, si avvicinò ai Cattolici comunisti legati a Franco Rodano e contribuì a fondare la rivista Dibattito politico nel 1955, dopo aver lasciato nel 1954 la Democrazia cristiana. Nel 1956 si avvicinò al Pci ed iniziò a lavorare a «Vie nuove», settimanale del partito.Nel 1957 entrò nella redazione del quotidiano «l'Ora» che lo portò a spostarsi periodicamente a Palermo e ad affrontare temi come il Mezzogiorno, la Sicilia e la mafia, di cui scriverà nel corso di tutta la carriera. Dopo aver lasciato «l'Ora» nel 1959, divenne responsabile degli "interni" nella redazione del «Paese mattina». Nel 1960, si iscrisse al Pci e nel 1963 divenne redattore de «l'Unità», organo di stampa del Pci, dove inizialmente fu notista parlamentare, prima al Senato e poi alla Camera. Nel 1966, dopo l' XI Congresso del Pci, venne inviato dal giornale a Milano e vi condusse un lavoro serrato di giornalismo d'inchiesta, soprattutto sulla situazione della classe operaia. Rientrato a Roma come inviato dal 1973 divenne per 11 anni il resocontista ufficiale del segretario del Pci. Seguì Berlinguer anche all'estero: andò con lui a Cuba, in Messico, nell'America Centrale e in Europa orientale.
Dopo la morte del segretario, nel 1984, riprese a pieno regime l'attività di inviato e si occupò di importanti inchieste sulla Fiat, sulla Loggia P2, sui rapporti stato-mafia e sulla realtà urbanistica italiana.
Nel 1985 si ammalò e morì il 22 aprile 1989 a Roma.
E' stato sposato con Bianca Riccio (dalla quale ebbe la figlia Maria Alessandra, anche essa giornalista) e in seconde nozze con Laura Lilli.
Postumo è uscito nel 1992 lo scritto l'autobiografico L'elmetto inglese (Sellerio Editore), romanzo sulla Seconda guerra mondiale vista con gli occhi di un bambino, curato da Laura Lilli.

Modalità di acquisizione

Donato dalla figlia Maria Alessandra Baduel il 27 giugno 2018.

Criteri di ordinamento

L'archivio è ordinato in 4serie:

  1. Carte personali
  2. Quaderni
  3. Attività professionale e politica
  4. Post mortem

Condizioni d'accesso

L'archivio è liberamente consultabile nel rispetto della normativa archivistica vigente e del regolamento interno della Fondazione Gramsci

condizioni di riproduzione

Riproduzione soggetta ad autorizzazione della Fondazione Gramsci

strumenti di ricerca

Inventario informatizzato online a cura di Cristiana Pipitone.