Archivi di persone

Paolo Spriano

1925 - 1989

Storia istituzionale/amministrativa, nota biografica

Torino, 30 novembre 1925 - Roma, 26 settembre 1988

Orfano di madre, è affidato agli zii materni, proprietari del Convitto Ricaldone, dove conseguì la maturità classica nel 1943. Si avvia poi agli studi universitari in lettere, ma successivamente all'8 settembre viene arrestato dalla polizia fascista. Riesce però a scappare e a unirsi alla quarta divisione alpina delle milizie partigiane di Giustizia e libertà operante in Val di Susa. Il nomignolo familiare "Pillo" diventerà il suo nome partigiano.
Si iscrive al Pci nel 1946 e riprende gli studi universitari, laureandosi in lettere a Torino nel 1947. Dal dopoguerra collabora con «l'Unità» di cui sarà redattore dal 1948 al 1964, prima a Torino e poi a Roma. Nei primi anni Cinquanta è capo ufficio stampa per Einaudi, casa editrice per la quale rimarrà sempre consulente. Il 3 novembre 1956 criticherà l'invasione sovietica dell'Ungheria, tramite un editoriale non firmato sul «Contemporaneo», settimanale di cui Spriano è redattore dal 1955 al 1957. Sarà anche tra i firmatari del Manifesto dei 101 attraverso il quale autorevoli intellettuali, tra cui molti simpatizzanti e iscritti al Pci, criticano il posizionamento del partito riguardo l'invasione di Budapest. Spriano prende però quasi subito le distanze dal manifesto nel momento in cui, invece di rimanere un documento "interno" al dibattito del partito, trapela, venendo pubblicato dall'Ansa.
Conclusa l'esperienza al «Contemporaneo», Spriano rientra a «l'Unità», dedicandosi sempre più intensamente agli studi sulla storia del movimento operaio e del Pci, con una forte tendenza ad analizzare gli eventi e i conflitti sotto la lente del posizionamento sociale, della fisionomia organizzativa e delle radici culturali dei movimenti politici. Tra il 1958 e il 1965 pubblica diversi volumi su Gramsci e sulla Torino nel Biennio rosso, ponendo le basi per la sua Storia del Partito comunista italiano (dalla fondazione al 1945), opera fondamentale in cinque volumi, pubblicata da Einaudi tra il 1967 e il 1975. Nella medesima fase curerà per Einaudi e per Editori riuniti rispettivamente le Opere complete di Gobetti e gli Scritti politici di Gramsci.
Dal 1967 insegna storia contemporanea presso l'Università di Cagliari, poi storia dei partiti politici presso l'Università di Roma. Nel 1972, a seguito del XIII Congresso, entra nel Comitato centrale del Pci. Dal 1979 al 1981 è direttore dell'Istituto Gramsci. Nel 1979 cura il quarto volume delle opere complete di Palmiro Togliatti.
Nei suoi ultimi anni collabora, oltreché con la stampa di partito, anche col «Corriere della sera» e con «Panorama». Muore improvvisamente nel 1988 mentre sta lavorando a una nuova ricerca circa l'interessamento sovietico per la liberazione di Gramsci dalle carceri fasciste.

Modalità di acquisizione

L'archivio è stato donato alla Fondazione Gramsci dagli eredi di Spriano il 30 novembre 2012.

Condizioni d'accesso

L'archivio è liberamente consultabile nel rispetto della normativa archivistica vigente e del regolamento interno della Fondazione Gramsci.

condizioni di riproduzione

Riproduzione soggetta ad autorizzazione della Fondazione Gramsci.

strumenti di ricerca

Elenco della documentazione

Riferimenti bibliografici

  • Socialismo e classe operaia a Torino dal 1892 al 1913, Einaudi, Torino 1958.
  • Torino operaia nella grande guerra (1914-1918), Einaudi, Torino 1960.
  • L’occupazione delle fabbriche. Settembre 1920, Einaudi, Torino 1964.
  • Gramsci e l’Ordine nuovo, Einaudi, Torino 1965.
  • Storia del Partito comunista italiano, 5 voll., Einaudi, Torino 1967-1975.
  • L’Ordine nuovo e i consigli di fabbrica, Einaudi, Torino 1971.
  • Gramsci in carcere e il partito, Editori riuniti, Roma 1977.
  • Il compagno Ercoli. Togliatti segretario dell’Internazionale, Editori riuniti, Roma 1980.
  • Le passioni di un decennio. 1946-1956, Garzanti, Milano 1986.
  • L’ultima ricerca di Paolo Spriano. Dagli archivi dell’URSS i documenti segreti per salvare Antonio Gramsci, con scritti di Alessandro Natta e Valentino Gerratana, L’Unità, Roma 1988.