Archivi di persone

Francesco Tedesco

1870 - 1921

Storia istituzionale/amministrativa, nota biografica

Francesco Tedesco nasce ad Andretta (Avellino) l'11 marzo 1953. Sposato nel 1884 con la gentildonna spoletina Amelia Cordelli, ha due figli, Enrico Emidio, morto ad un mese dalla nascita ed Ettore. Muore a Roma il 9 maggio 1921.
Laureato in giurisprudenza a Napoli e avvocato nel 1873 vince un concorso nel Ministero delle finanze e si trasferisce a Roma. L'anno successivo vince un concorso da funzionario nel Ministero dei lavori pubblici dove diviene segretario particolare del ministro Spaventa e dal 1979 al 1983 del ministro Baccarini. Dal 1891 al 1891 diviene capo di gabinetto del ministro Branca e successivamente dei ministri Pavoncelli e Lacava. Tra gli incarichi di maggior rilievo svolti in questo periodo vi sono la Segreteria generale della Commissione d'inchiesta sui rapporti tra le Società ferroviarie Mediterranea, Adriatica e Sicula, la promozione a ispettore delle ferrovie e la carica di direttore generale dei porti e fari del Regno. Nel 1902 diventa consigliere di Stato.
Per quanto riguarda la carriera politica nel 1891 viene eletto consigliere provinciale del Mandamento di Andretta e nel 1907 diventa presidente del Consiglio provinciale.
Eletto deputato nel collegio uninominale di Mirabella Eclano nel 1900, nella XXI legislatura del Regno, resta in Parlamento fino alla morte. Deputato di Ortona a Mare e poi della circoscrizione di Chieti dal 1901 alla Camera siede a sinistra, fra i democratici liberali. Partecipa attivamente ai lavori parlamentari, occupandosi soprattutto di questioni politiche e amministrative, è presidente della Giunta del bilancio dal 1906 al 1910 e vicepresidente della Camera nel 1921. Durante la sua permanenza in Parlamento è primo firmatario di 973 disegni di legge di iniziativa governativa.
Nel 1903 inizia la sua carriera di ministro. Nel II governo Giolitti - Tittoni riveste la carica di ministro dei lavori pubblici e delle poste e telegrafi dal 3 novembre 1903 al 28 marzo 1905.
Nel II governo Fortis dal 24 dicembre 1905 al 8 febbraio 1906 è di nuovo ministro dei lavori pubblici.
Nel I governo Luzzatti, dal 31 marzo 1910 al 30 marzo 1911 viene nominato ministro del tesoro e nel IV governo Giolitti è anche ministro delle poste e dei telegrafi, dal 30 marzo 1911 al 21 marzo 1914.
Nel I governo Nitti dal 23 giugno 1919 al 13 marzo del 1920 è ministro delle finanze e ad interim del tesoro.
Conclude la carriera governativa nel V governo Giolitti dove ancora ricopre la carica di ministro delle finanze, dal 15 giugno 1920 al 9 agosto 1920, data in cui si dimette per motivi di salute.
Nel corso della sua carriera amministrativa e politica viene insignito di numerose onorificenze tra cui quelle di cavaliere di gran croce e gran cordone dei SS. Maurizio e Lazzaro e della corona d'Italia con motu proprio del Re d'Italia. Tra le onorificenze estere viene insignito della più alta onorificenza dell'ordine francese conferita dal Presidente della repubblica Loubet, dell'onorificenza di caballero di gran cruz de la real y distinguida oden de Carlo III da parte della Spagna nonché della onorificenza di cavaliere di gran croce e gran cordone dell'ordine del Sol Levante in Giappone.

Storia archivistica

Le carte costituivano un nucleo distinto all'interno dell' archivio di Giglia Tedesco.

Modalità di acquisizione

Le carte sono state donate, insieme all'archivio di Giglia Tedesco, dagli eredi nel 2016.
Hanno ricevuto la dichiarazione di interesse storico da parte della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio con provvedimento del 24 gennaio 2023.

Ambiti e contenuto

Contiene corrispondenza, fotografie, appunti manoscritti e materiale a stampa.

strumenti di ricerca

Inventario informatizzato online a cura di Carla Modesti