Fondo Antonio Gramsci

Carte Piero Sraffa

30 giugno 1927 - 22 gennaio 1971

Storia istituzionale/amministrativa, nota biografica

Piero Sraffa nacque a Torino il 5 agosto 1898, unico figlio di Angelo, professore di diritto commerciale, (dal 1919 al 1926 rettore dell'Università Luigi Bocconi), e di Irma Tivoli. Crebbe in un ambiente familiare con profonde radici ebraiche, ma rigorosamente laico. A causa dei continui spostamenti del padre da una sede universitaria all'altra, frequentò le scuole in diverse città: elementari e medie fra Pisa, Camerino e Parma. A Milano, presso il liceo Parini, iniziò invece le scuole superiori (e dove ebbe come insegnante di latino e greco Domenico Re, che lo avvicinò agli ideali del socialismo) che concluse nel 1915 al liceo Massimo D'Azeglio di Torino, dove ebbe come docente di Letteratura italiana Umberto Cosmo. Conseguita la licenza superiore, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza. Negli anni 1917-20 prestò servizio militare; al termine della guerra fu assegnato alla segreteria della «Reale commissione d'inchiesta sulle violazioni del diritto delle genti commesse dal nemico», che concluse i suoi lavori con la stampa dei rapporti in sette volumi, fra il 1919 e il 1921. Nel 1919 attraverso il professor Umberto Cosmo, conobbe Antonio Gramsci, entrando così in contatto con il gruppo dell'«Ordine nuovo». Nel novembre 1920 si laureò con una tesi dal titolo Inflazione monetaria in Italia durante e dopo la guerra - formalmente il relatore fu Luigi Einaudi, che però intervenne soltanto quando la tesi era ormai completata. Nei primi mesi del 1921 svolse un tirocinio presso una filiale bancaria torinese. Dal giugno all'agosto del 1921 intraprese un viaggio in Inghilterra dove seguì i corsi della London School of Economics come General Research Student, entrando in contatto con l'economista John Maynard Keynes. Durante questi mesi di soggiorno inglese scrisse tre corrispondenze per «L'Ordine nuovo». Trasferitosi in Inghilterra per l'anno accademico 1921-1922, fu incaricato da Keynes di redigere uno studio sui problemi bancari italiani dalla fine della guerra. L'articolo fu pubblicato dall'«Economic Journal» nel mese di giugno, con il titolo The bank crisis in Italy. Rientrato in Italia, nell'ottobre 1922 fu nominato direttore dell'Ufficio provinciale di statistiche grazie all'interessamento di Alessandro Molinari che dirigeva allora l'Ufficio statistico del lavoro del Comune di Milano; si dimise dopo la caduta della giunta provinciale presieduta da Nino Levi che lo aveva nominato. Il 7 dicembre 1922 sul supplemento «Reconstruction in Europe» del «Manchester Guardian» fu pubblicato lo studio Italian banking today. Il testo provocò il risentimento sia della Banca commerciale italiana sia dello stesso Mussolini, che scrisse due telegrammi al padre di Sraffa esigendo una ritrattazione. Invitato da Keynes in Inghilterra, il 26 gennaio 1923 fu fermato a Dover, forse su richiesta del Ministero degli affari esteri italiani, e reimbarcato a Calais come cittadino non desiderato, e trascorse alcuni mesi in Francia. Nel 1923 divenne professore di Economia politica e Scienza delle finanze alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Perugia. Il 27 giugno 1924 incontrò Gramsci a Roma. Grazie all'intervento di Keynes, nell'ottobre 1924 poté tornare in Inghilterra. Nel 1925 vinse il concorso per la cattedra di economia politica all'Università di Cagliari, dove rimase in carica fino all'estate del 1927. Nel dicembre 1925 pubblicò sul «Giornale degli economisti» uno studio dal titolo Sulle relazioni fra costo e quantità prodotto. Nel dicembre 1926 aprì per Gramsci, confinato a Ustica, un conto illimitato presso la libreria Sperling&Kupfer di Milano. Allo stesso mese risale la pubblicazione sull'«Economic journal» dell'articolo The Laws of Returns under Competitive Conditions. Nei primi mesi del 1927 ebbe un incontro a Genova con alcuni membri del PcdI, fra cui Camilla Ravera e si offrì di prestare aiuto a Gramsci concordandone le modalità col partito. Il 30 maggio 1927 gli venne offerto il posto da Lecturer in Economics al King's college di Cambridge per la durata di quattro anni a partire dal 1° ottobre. Nel mese di agosto, dietro permesso del giudice istruttore Enrico Macis, visitò Gramsci a S. Vittore. Nonostante gli impegni inglesi, tornò con frequenza in Italia. Nell'ottobre 1928 incontrò per la prima volta a Milano Tatiana Schucht, che rivide poi nell'aprile, nell'agosto e nel settembre 1929. Dal febbraio 1929 conobbe Ludwig Wittgenstein, e fino al 1946 ebbe con questi conversazioni settimanali, ispirandone i nuovi orientamenti sintetizzati nelle Ricerche filosofiche (1953). Nell'agosto 1930 intraprese con Maurice Dobb un viaggio in Urss dove incontrò la famiglia Schucht e i figli di Gramsci, Delio e Giuliano. Al rientro in Inghilterra decise di dimettersi dal suo ruolo di insegnante. Nel dicembre 1930 tornò di nuovo in Italia. Nel gennaio 1931 andò a Roma per incontrarsi con Tatiana. Nello stesso anno Keynes, per evitare il suo rientro in Italia, gli fece ottenere l'incarico di bibliotecario presso la Marshal Library of Economics. Nell'agosto 1931, dopo una sollecitazione ricevuta da Gramsci, riallacciò i rapporti con Umberto Cosmo. Dal settembre 1932 collaborò con Tania alla stesura delle istanze da presentare a Mussolini per far sottoporre Gramsci ad una visita medica specialistica. In seguito al decreto di amnistia ed indulto del 5 novembre 1932, si adoperò affinché a Gramsci venisse concessa la libertà condizionale. Nel febbraio 1933 incaricò l'avvocato Saverio Castellett di presentare istanza per l'applicazione dell'amnistia a Gramsci. Nel marzo 1933, dietro incarico di Gramsci, stese varie minute per la richiesta di una visita specialistica del professor Uberto Arcangeli. Allo stesso periodo risale la richiesta di intervento fatta allo zio Mariano D'Amelio, presidente della corte di Cassazione, per l'applicazione più favorevole del decreto di amnistia a Gramsci. Nel 1935 divenne Director of Researchs al King's college. In seguito alla concessione della libertà condizionale a Gramsci, gli fece visita più volte a Formia: il 2 gennaio, il 10 aprile e il 13 agosto 1935. Il primo colloquio dopo il trasferimento di Gramsci a Roma 1935 risale al 31 agosto; ad esso seguì quello del 26 dicembre 1935. Il 26 giugno e il 7 settembre 1936 era nuovamente a Roma. Ebbe l'ultimo incontro con Gramsci il 26 marzo 1937. Nel luglio dello stesso anno incontrò anche Tatiana, con la quale mantenne rapporti epistolari fino al settembre 1938. Nel maggio 1940, in seguito all'ordinanza del governo britannico di arrestare tutti i cittadini tedeschi ed italiani residenti in Inghilterra, fu internato nell'isola di Mann. Fu liberato alla fine dell'estate per interessamento diretto di Keynes e tornò a Cambridge. Negli anni della guerra continuò la preparazione dell'edizione scientifica delle opere di David Ricardo, iniziata negli anni '30, e pubblicata nel 1951. Nel 1954 fu nominato fellow della British Academy. Nel 1960 pubblicò il suo studio Produzione di merci a mezzo di merci. Premesse per una critica della teoria economica. Nel 1961 ricevette a Stoccolma la medaglia d'oro Södermon dell'Accademia reale delle scienza. Nel 1963 divenne Emeritus Reader in Economics al Trinity college. Nel 1967 tenne una breve corrispondenza con Paolo Spriano su alcuni passaggi della biografia di Gramsci. Nel luglio 1974 incontrò più volte Elsa Fubini, curatrice dei manoscritti gramsciani, alla quale consegnò gli auotgrafi delle lettere di Gramsci in suo possesso. Morì a Cambridge il 3 settembre 1983.

Storia archivistica

Il fondo conserva le carte donate da Piero Sraffa alla Fondazione Istituto Gramsci. Già dal 1955, Sraffa, interpellato da Maria Lanza De Laurentiis in merito ad alcune lacune nella ricostruzione dell'epistolario gramsciano, aveva dichiarato di possedere alcune lettere autografe. Nel 1961 a Domenico Zucàro ribadì di avere carte riguardanti Gramsci e le trascrizioni fatte da Tatiana. La prima donazione alla Fondazione avvenne il 16 aprile 1964 con la consegna a Elsa Fubini delle copie delle lettere di Umberto Cosmo dell'agosto 1931. Il 25 marzo 1972 Sraffa, dopo aver messo mano alle carte gramsciane in suo possesso, consegnò a Giorgio Napolitano, responsabile della sezione culturale del Pci, la serie completa delle fotocopie delle lettere di Tatiana e 2 lettere del padre a lui indirizzate relative ai tentativi di liberazione di Gramsci.
Nel luglio 1974 Sraffa versò alla Fondazione Gramsci gran parte delle carte in suo possesso. Dell'entità del versamento esistono 2 documenti: un elenco manoscritto redatto da Elsa Fubini il 7 luglio e una lettera della stessa Fubini a Franco Ferri, datata 21 luglio. Il versamento si componeva di 6 plichi contenenti: le lettere di Gramsci a Sraffa del 1924 e del 1926-27 da Ustica; gli originali delle lettere di Umberto Cosmo del 1931 e le lettere inviategli da Palmiro Togliatti e da Ambrogio Donini dopo la morte di Gramsci; le trascrizioni delle lettere di Gramsci a Tatiana; le lettere scrittegli da Tatiana negli anni 1933-1938; le minute delle istanze scritte da Tatiana e Carlo Gramsci e ritagli di giornale sia italiani che esteri con l'annuncio della morte di Gramsci. Nel corso degli anni Novanta, questa documentazione venne conservata e schedata nell'archivio della Fondazione insieme a quella ricevuta da Tatiana Schucht.
Dagli elenchi di versamento del 1974 risultano escluse le lettere di Tatiana anteriori al 1933 e altra documentazione presente ora nel fondo, giunta in Fondazione con un ulteriore versamento del quale non è possibile individuare una data esatta.

Modalità di acquisizione

Donazione.

Criteri di ordinamento

L'archivio è ordinato in 2 serie: 1) Corrispondenza 2) Minute, appunti e ritagli di giornale.

Condizioni d'accesso

L'archivio è liberamente consultabile nel rispetto della normativa archivistica vigente del regolamento e del regolamento interno della Fondazione Gramsci.

condizioni di riproduzione

Riproduzione soggetta ad autorizzazione della Fondazione Gramsci.

strumenti di ricerca

Inventario informatizzato online a cura di Eleonora Lattanzi.


 

Riferimenti bibliografici

P. Sraffa, Lettere a Tania per Gramsci, a cura di V. Gerratana, Roma, Editori Riuniti, 1991;

A. Gramsci, T. Schucht, Lettere 1906-1935, a cura di A. Natoli e C. Daniele, Torino, Einaudi, 1997.

Unità di descrizione collegate

Archivio Antonio Gramsci; Carte Tatiana Schucht; Carte Giulia Schucht; Carte Famiglia Schucht; Carte Famiglia Gramsci